Sui simboli ed i loro effetti eterici (non il significato)
Quando parliamo di significato dei simboli a me viene sempre un nodo al cuore. Ma cosa m’importa del loro significato, sono i loro effetti ad essere utili o meno e comprendendoli sai se sia sano usarli o sia meglio starci alla larga.
C’è un caso fra i molti che riguarda la croce egizia o Ankh. Alcuni lo ritengono un simbolo portatore di benessere, addirittura capace di alzare le vibrazioni positive nella casa. Sembra infatti che misurandolo nella scala bovis l’ankh abbia un alta energia spirituale. Ora va detto che la scala bovis è un vecchio metodo per misurare le energie sottili. Essa si basa su di una misconcezione, ovvero che in basso alla scala stiano le energie negative, in mezzo quelle compatibili con la vita, ed in alto quelle spirituali. Quello che misura è di fatto il range in cui si estende la frequenza di ciò che osservi. Personalmente la trovo molto utile per misurare i terreni e le case, ma poi va approfondita con ulteriori misurazioni.
La scala di misura che usiamo noi invece prende in esame sia la quantità di etere consonante (energia positiva che dir si voglia) che quella dissonante (energia negativa) dimensione per dimensione. In quanto energie belle e brutte le potete trovare sia vicine che lontane dalla materia. Inoltre osserviamo anche la qualità eterica, che è un altro paio di maniche, ma andiamo con ordine.
Analisi Eterica dei Simboli e Metodo Sperimentale
Quando analizziamo un simbolo ci sono tre test che vanno sempre fatti.
1) Analizzare il campo eterico del simbolo (la sua energia che dir si voglia) qui ed ora. Quindi analizzarne le varie versioni, in quanto non sappiamo quale sia quella “originale” sempre che ve ne sia una, e non sappiamo quale di esse abbia le qualità migliori.
2) Analizzare il suo Archetipo. Questo corrisponde alla sua essenza, la si coglie oltrepassando l’inconscio collettivo. È ciò che Malcom Rae definiva come Caratteristica Vibratoria. La firma unica e irripetibile di una sostanza, o persino idea. Ho pubblicato un video su Rae, uno dei padri della Radionica a questo LINK.
3) Analyse the same symbol back in time, preferably using two special dates. First is any year of the 1800s. This is because it was the era in which esotericism Western culture merged with Eastern spiritual culture, spiritualism was born, and symbols, practices and doctrines were disseminated publicly. Much of what we read today was born in those years. The second date, however, must be chosen when the culture that created this symbol was at its own peak, or at least it was still thriving. If you want to be picky you can also test one date in which this culture had just decayed.
Il test va eseguito possibilmente con distacco e curiosità, in quanto le forme pensiero che proiettiamo (aspettative, desideri, convinzioni…) influiscono anche pesantemente. Il gruppo di allievi che ti vogliono bene e fa il test in tua presenza, non è valido in quanto si faranno influenzare facilmente dalle tue forme pensiero. Se lo fanno a casa loro, lontani da te e dal tuo campo (dall’emanazione fisica della tua energia) saranno meno influenzati e più obiettivi. Ma il test più importante te lo danno gli altri colleghi del settore, sempre però a patto che testino lontani da te, in quanto nella presenza fisica è facile influenzare il risultato.
Sarebbe poi utile un minimo di auto-test sul proprio campo eterico prima di iniziare, in quanto se ti manca radicamento (assenza di asse tellurico) sarà facile che tu sia perso nel mentale. Se manca l’asse celeste stai ascoltando allucinazioni e parassiti intestinali, non le energie. Se il campo del cuore è fratturato, o ferito, filtrerai tutto con il dolore che ora stai vivendo.. Se l’emisfero destro predomina con il suo campo e il campo dell’emisfero sinistro è assente probabilmente sei perso in un trip…
Insomma ci sono tanti punti da tenere in considerazione se vogliamo che questi test abbiano almeno una minima credibilità.
Risultati dell’Analisi sull’Ankh
1) Analisi nel momento presente. Se si misura l’Ankh qui ed ora si può notare come vi siano tante copie che sembrano avere pochi effetti, mentre uno spicca fra tutti. Il suo campo appare nettamente celeste, manca quasi completamente il tellurico (non si radica). Pare un portale per altri mondi, pare condurre con un canale altrove nel celeste, nei mondi spirituali. Tuttavia è anche carico di forme pensiero, di proiezioni psichiche di tante persone. Se si osserva nelle dimensioni (modello classico) solo le prime tre dimensioni portano degli effetti, poi il simbolo si blocca e svanisce.
Insomma appare come qualcosa di positivo ma pesantemente influenzato dall’inconscio collettivo e sporcato dalle proiezioni che vi vengono fatte.
2) 2) Analisi dell’archetipo. Se però guardiamo il suo archetipo oltre l’inconscio collettivo esso sembra non esistere. Personalmente quello che aggancio è l’eco di un campo, polveroso e consumato, come se avesse smesso di esistere.
3) Analisi nel tempo. La cosa che stupisce tuttavia è l’analisi indietro nel tempo. Nel 1800 il campo del simbolo appare completamente diverso, come se fosse stato riscoperto da qualche “mago” che lo usava insieme a forme rituali occidentali, in modi poco puliti. Quello che colpisce è che l’impronta eterica di tale persona sia percepibile in modo netto.
Nota. Quando creiamo o canalizziamo un simbolo, un mantra, una parola magica.. cosa che fanno in molti c’è da chiedersi, “si ma da dove prende l’energia, il potere per funzionare?”. Nel 99% dei casi quella fonte è colui o colei che usa quel simbolo o che lo ha creato o canalizzato. Se è così allora la sua impronta è percepibile all’interno di tale simbolo e lo sono anche i canali eterici con cui quella persona alimenta il simbolo (inconsapevolmente) o ne viene alimentata. Ma la materia è complessa e mi limito ad accennarla soltanto.
Una seconda analisi fatta andando indietro nel tempo, intorno al 500 ac mostra una natura completamente diversa. Il simbolo in questione diventa una pompa aspirante che toglie energia, un vero e proprio sigillo che lascia una chiara impronta di “morte”. Come mai? È possibile che questo simbolo fosse dedicato solo ai defunti e non ai vivi? Oppure è perchè in quella data l’antico Egitto era dominato dai Persiano che avevano impiantato i loro governanti fantoccio? Continuando l’analisi il suo celeste esiste ma è sporco, il tellurico è bloccato, ma esistono ancora il nucleo centrale e la sua membrana orizzontale. Torniamo ancora indietro, nel 2300 ac, data in cui l’Egitto era al massimo del suo splendore. Ecco che l’Ankh cambia ancora la sua natura.. stavolta appare nettamente più equilibrato quasi simile a ciò che alcuni libri sostengono, ovvero che abbia la funzione di equilibrare il cielo con la terra. Celeste e tellurico appaiono regolari e presenti, il nucleo è limpido..
Conclusioni
Da questa esperienza ci si aprono tanti interrogativi e qualche sospetto:
1. che molti simboli prendano i loro effetti (vengano informati) dall’inconscio collettivo. Più precisamente dalla cultura che li crea. Essi sono quindi solo espressione di forme pensiero.
2. se tali forme pensiero svaniscono perchè non più alimentate o perchè cambiano anche i simboli perdono potere o peggio diventano un cumulo di dissonanza eterica.
3. trattandosi di forme pensiero è possibile riscriverle, persino appropriarsene con un atto di pirateria eterica. Questo storicamente è successo con alcune tecniche, le quali sono state deviate dalla loro origine per alimentare non più chi le pratica ma per dare energia ad altri.
Nel passato ma ancora oggi molte guerre sono state combattute sul piano magico ed eterico. È possibile che i Persiani abbiano volutamente sigillato la forza dell’Ankh per togliere potere ai Faraoni Egizi durante le guerre di quell’epoca?
Tuttavia ciò ci porta a considerare come se il simbolo è solo una forma pensiero allora sia effettivamente possibile riscriverlo completamente. E quanto l’inconscio collettivo influenzi tali opere.
4. quindi la segretezza sarebbe fondamentale per chi opera con mere forme pensiero. In quanto queste possono venire riscritte e controllate. E se non operi con forme pensiero, ma con qualcosa di più?
…continua...